“Medea nel Novecento: Alvaro e Pasolini”, Conferenza della filologa Paola Radici Colace
Il terzo appuntamento per le Notti d’Estate al MArRC con il programma “…rEstate al MArRC!” in terrazza è giovedì 5 luglio alle ore 21.00 con la Conferenza della professoressa Paola Radici Colace, docente ordinario di Filologia classica all’Università degli Studi di Messina, sul tema “Medea nel Novecento: Alvaro e Pasolini”.
L’incontro è promosso dal Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria in collaborazione con il Centro Internazionale Scrittori della Calabria, nell’ambito del Ciclo sul “Teatro Antico. Dall’antico al moderno, storia e variazione del teatro classico nella tradizione occidentale”. Intervengono: il direttore del Museo, Carmelo Malacrino, e la presidente del CIS, Loreley Rosita Borruto.
Medea è una figura complessa del mito e del teatro antico greco. La sua lettura nella narrativa e nel teatro contemporanei mette in evidenza aspetti del suo dramma psicologico ed esistenziale. «La novità di queste rielaborazioni moderne consiste nel concentrare l’attenzione sulla figura di Medea straniera ed esule, esclusa e respinta dalla comunità di Corinto che la ospita e protagonista di un percorso psicologico che tende ad alleggerire il peso della sua colpa figlicida, chiamando in causa ragioni esterne, inevitabili e determinanti», dichiara Radici Colace per presentare l’incontro. Nella “Lunga notte di Medea” di Corrado Alvaro è rappresentata «una donna che paga sul piano personale, con la sconfitta della passione ad opera della ragione», mentre la “Medea” di Pier Paolo Pasolini è «il terreno di scontro in cui si contrappongono la modernità aggressiva, conquistatrice e vincente ma priva di valori, e la visione pre-industriale, con i suoi valori tradizionali e il volto primitivo, ma ricco di significati».
Il costo d’ingresso per le aperture straordionarie del giovedì e del sabato , dalle 20.00 alle 23.00, è di soltanto 3 euro.
Il terzo appuntamento per le Notti d’Estate al MArRC con il programma “…rEstate al MArRC!” in terrazza è giovedì 5 luglio alle ore 21.00 con la Conferenza della professoressa Paola Radici Colace, docente ordinario di Filologia classica all’Università degli Studi di Messina, sul tema “Medea nel Novecento: Alvaro e Pasolini”.
L’incontro è promosso dal Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria in collaborazione con il Centro Internazionale Scrittori della Calabria, nell’ambito del Ciclo sul “Teatro Antico. Dall’antico al moderno, storia e variazione del teatro classico nella tradizione occidentale”. Intervengono: il direttore del Museo, Carmelo Malacrino, e la presidente del CIS, Loreley Rosita Borruto.
Medea è una figura complessa del mito e del teatro antico greco. La sua lettura nella narrativa e nel teatro contemporanei mette in evidenza aspetti del suo dramma psicologico ed esistenziale. «La novità di queste rielaborazioni moderne consiste nel concentrare l’attenzione sulla figura di Medea straniera ed esule, esclusa e respinta dalla comunità di Corinto che la ospita e protagonista di un percorso psicologico che tende ad alleggerire il peso della sua colpa figlicida, chiamando in causa ragioni esterne, inevitabili e determinanti», dichiara Radici Colace per presentare l’incontro. Nella “Lunga notte di Medea” di Corrado Alvaro è rappresentata «una donna che paga sul piano personale, con la sconfitta della passione ad opera della ragione», mentre la “Medea” di Pier Paolo Pasolini è «il terreno di scontro in cui si contrappongono la modernità aggressiva, conquistatrice e vincente ma priva di valori, e la visione pre-industriale, con i suoi valori tradizionali e il volto primitivo, ma ricco di significati».
Il costo d’ingresso per le aperture straordionarie del giovedì e del sabato , dalle 20.00 alle 23.00, è di soltanto 3 euro.