I Musei della Magna Grecia, per comunicare sul web la bellezza “in salute”
Il tema della salute e della medicina, nella settimana in cui si celebra la Giornata Mondiale della Salute (il 7 aprile), è il motivo che ha unito i quattro Musei della Magna Grecia (il MArRC, con il MANN-Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Parco Archeologico di Paestum e il MArTA-Museo Archeologico Nazionale di Taranto) in un progetto di comunicazione social “in rete”, che costituisce un format da riproporre, per raccontare la bellezza del comune patrimonio culturale, in un “unico sguardo”, da prospettive diverse, sul mondo antico.
I Musei “amici” pubblicano i post su Facebook e sugli altri canali social a turno quotidiano, utilizzando una grafica coerente per la comunicazione visiva e gli stessi hashtag (in questa occasione: #culturaesalute e #artemedicinadelcuore) e condividendoli, in un’attività di sinergia e di promozione reciproca.
Il progetto ha la finalità di rafforzare le “comunità di valori”, quelle che nella Convenzione di Faro – da poco firmata anche dall’Italia – sono definite “comunità di eredità”. La storia e la cultura della Magna Grecia, infatti, accomunano le popolazioni dell’Italia meridionale, lasciando una “impronta” fondamentale nello stile e nelle abitudini di vita di chi abita in questi luoghi, seppure nei loro differenti percorsi nel corso dei secoli.
Il MArRC pubblica il post a propria cura, nell’ambito di questa iniziativa di “rete”, giovedì 9 aprile. Protagonista della comunicazione visiva è una moneta in bronzo, coniata a Rhegion (l’antica Reggio) intorno alla fine del III secolo a.C., raffigurante sul lato frontale Asclepio (o Esculapio), dio della medicina, e sul rovescio la figlia Igea, dea della salute. Insieme, infatti, i divini padre e figlia erano i “tutori” dell’intero stato di benessere dell’individuo. Igea era invocata per prevenire le malattie, Asclepio per curarle. Il mito racconta che questi fosse stato istruito all’arte medica dal centauro Chirone.
Nell’ambito della comunicazione condivisa sulla pagina Facebook, venerdì 10 aprile, il MANN presenta le terrecotte votive della collezione Magna Grecia. Questi reperti provengono da Cales, presso l’attuale Calvi Risorta (Caserta), uno dei centri più importanti della Campania interna e tra le più antiche colonie romane. Queste offerte sono espressione di forme di una religiosità popolare e spontanea, legata soprattutto alla “sanatio“, ovvero, alle pratiche salutari e propiziatorie di guarigione e di fertilità.