Il Museo Archeologico di Reggio Calabria su La Gazzetta del Sud: “Reggio, grandi numeri al Museo, i visitatori continuano a crescere”
La Gazzetta del Sud di lunedì 24 marzo dedica un articolo approfondito al MArRC, a firma di Cristina Cortese.
La mostra dei Bronzi di San Casciano ha richiamato oltre 70.000 utenti. La soddisfazione del direttore Fabrizio Sudano: «L’afflusso costante di pubblico dimostra la fame di cultura»
La mostra dei Bronzi di San Casciano ha richiamato oltre 70.000 utenti. La soddisfazione del direttore Fabrizio Sudano: «L’afflusso costante di pubblico dimostra la fame di cultura»
C’è probabilmente una terra “naturale” dei Bronzi e questa terra è la Calabria. La conferma, a 50 anni dal ritrovamento dei mitici Guerrieri, viene anche dal grande successo della mostra “Gli Dèi ritornano. I Bronzi di San Casciano”, la prima, tra l’altro, nella storia del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, a prevedere un biglietto dedicato. Al centro, una ricca selezione di statue, statuette bronzee, ex-voto e centinaia di monete recuperate nel santuario termale del Bagno Grande di San Casciano, in provincia di Siena; reperti rinvenuti in condizioni eccezionali grazie alla conservazione nelle calde acque termali, che portano con sé iscrizioni in lingua etrusca e latina disegnando un’ampia prospettiva sulla religiosità antica. Un traguardo per il MArRC avere potuto ospitare la mostra dopo la presentazione al Palazzo del Quirinale e l’esposizione al Mann di Napoli; cosi come, sulla forza degli ottimi riscontri che man mano si andavano registrando, si è arrivati all’idea felice di prorogare questo viaggio affascinante innovativo tra storia. religione e tradizioni che ha favorito una comprensione più ampia del significato simbolico e sociale dei ritrovamenti.
Un patrimonio condiviso che si è snodato dallo scorso 5 agosto 2024 – quando la mostra è approdata in riva allo Stretto – fino al 2 marzo di quest’anno, ultimo giorno in cui si è offerta ai visitatori in coincidenza con l’iniziativa #domenicalmuseo promossa dal Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito ogni prima domenica del mese. L’esposizione – curata da Massimo Osanna e Jacopo Tabolli – è stata promossa dal Ministero della Cultura e realizzata dalla Direzione Generale Musei del MiC in collaborazione con il MArRC, rappresentando un importante evento culturale e scientifico per l’intero territorio nazionale.
«È stata un’opportunità unica approfondire la conoscenza delle antiche pratiche rituali legate alle acque termali e al santuario etrusco e romano del Bagno Grande di San Casciano, arricchendo il panorama delle recenti scoperte archeologiche italiane.
La mostra – sottolinea soddisfatto il direttore del MArRC Fabrizio Sudano – ha accolto oltre 70.000 visitatori e questo dato conferma il grande richiamo esercitato dai preziosi reperti rinvenuti presso il santuario etrusco e romano del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni, che costituiscono il più importante deposito di statue in bronzo di età etrusca e romana mai scoperto in Italia. L’afflusso costante di pubblico ha dimostrato un crescente interesse verso la mostra, con il mese di agosto che ha registrato il numero più elevato di visitatori con oltre 35.000 ingressi complessivi».