La balena fossile di Ortì. Incontro con lo scopritore Filippo Sorgonà, mercoledì 23 maggio
Appuntamento con la paleontologia naturale al MArRC, mercoledì 23 maggio, alle ore 17.30, in sala conferenze. Si potrà rivivere, attraverso il racconto diretto di Filippo Sorgonà, l’emozione del ritrovamento, esattamente venticinque anni fa, di uno scheletro fossile di balena, datato tre milioni di anni, a Monte Chiarello di Ortì, alle pendici dell’Aspromonte. Dove oggi svettano maestose montagne, in origine si trovavano amene spiagge affacciate sul mare.
Il protagonista ripercorrerà le tappe di questa scoperta, che definisce “fortunosa e fortunata”, insieme al professore Renato Crucitti, che fu subito informato e coinvolto da Sorgonà nell’avventura del ritrovamento, portata a compimento grazie a uno scavo condotto dall’Università degli Studi di Messina. Di quel team faceva parte anche la professoressa Antonella Cinzia Marra, docente associato di Paleontologia nell’ateneo siciliano e allora ancora studentessa, che interverrà all’incontro per accompagnare gli ospiti nell’affascinante viaggio nel tempo della Calabria delle prime luci del mondo. Introdurrà il direttore del MArRC, Carmelo Malacrino.
«La balena di Ortì – dichiara la professoressa Marra – è un reperto di notevole valore scientifico, eppure non è l’unico fossile di grande interesse che l’area dello Stretto abbia rilasciato. Ringrazio il direttore Malacrino per l’attenzione prestata ai fossili e auspico la nascita di una realtà museale dedicata alla Geologia e Paleontologia».