“La fiamma che unisce”. Esposizione di fiaccole olimpiche, da Berlino 1936 a Rio de Janeiro 2016
Una straordinaria esposizione temporanea attende gli ospiti del MArRC, in collaborazione con il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, nello spazio di Piazza Paolo Orsi. Mercoledì 21 novembre, alle ore 12.00, sarà inaugurata “La Fiamma che Unisce. Le Fiaccole Olimpiche, da Berlino 1936 a Rio de Janeiro 2016”, alla presenza del direttore del Museo Carmelo Malacrino, con il presidente del CONI Giovanni Malagò e il presidente del Comitato Regionale del CONI Calabria Maurizio Condipodero. Resterà aperta al pubblico fino a domenica 9 dicembre 2018.
Nei giorni di apertura, dal martedì alla domenica, sarà possibile per le scuole prenotare una visita guidata la mattina a cura degli allievi del Liceo Scientifico “Alessandro Volta” di Reggio Calabria, nei seguenti orari: 10.00, 10.40, 11.20, telefonando al numero di cellulare: 320.7176148.
L’esposizione, presentata anche in un catalogo realizzato in questa occasione, racconta un viaggio durato oltre cento anni, da quando la “fiamma a cinque cerchi” disegnata da Carl Diem e Walter Lemcke fu accesa a Olimpia, in Grecia, il 20 luglio 1936, fino all’ultima edizione, svoltasi al Maracanà di Rio de Janeiro, in Brasile, nel 2016. L’immagine grafica ripropone i colori dei cinque cerchi della bandiera dei Giochi dell’era moderna, che sono il simbolo dell’unione pacifica dei cinque continenti. L’Europa è rappresentata dal cerchio blu.
Nell’antichità, questa fiamma che univa il mondo greco restava accesa per tutto il tempo di svolgimento dei Giochi, durante il quale si sospendevano i conflitti. Si interruppero solo alla fine del IV secolo d.C., poiché vietati dall’imperatore Teodosio I, che li considerò una pratica pagana. Il pedagogista Pierre del Coubertin ne propose la ripresa per il loro alto valore formativo, soprattutto sui giovani, e istituì il Comitato Internazionale Olimpico, nel 1896.
La torcia olimpica è un simbolo di valori universali che lo sport veicola fin dai tempi più antichi, di solidarietà anche nella competizione, di impegno per il raggiungimento di un traguardo, di bellezza e di armonia.