Prorogata fino al 25 agosto 2019 la mostra dedicata a Diego Vitrioli
È stata prorogata fino al 25 agosto 2019 l’esposizione “Diego Vitrioli. Un raffinato collezionista nella Calabria dell’Ottocento”, inaugurata il 20 giugno in Piazza Paolo Orsi e curata dal direttore Carmelo Malacrino.
Il progetto nasce in collaborazione con l’Associazione culturale “Diego Vitrioli”, per celebrare il bicentenario della nascita dell’illustre poeta e latinista reggino, medaglia d’oro per la poesia, paragonato a Giovanni Pascoli per virtù e stile letterario. Papa Leone XIII lo definì il “principe dei letterati” e istituì per lui una cattedra in Vaticano. Molte delle sue poesie sono dedicate al mistero seducente dello Stretto di Messina, a partire dal poemetto “Xiphias” con cui vinse a soli 25 anni il prestigioso Certamen poeticum Hoeufftianum, raccontando le emozioni della pesca del pescespada.
Vitrioli vantava una ricca collezione archeologica, in particolare di vasi figurati, insieme ad altri reperti, come statuine in terracotta, lucerne fittili e perfino qualche lacerto di mosaico inserito nei pavimenti delle stanze del palazzo. Poco si sa delle vicende di questo eccezionale patrimonio dopo la sua morte. Molti reperti andarono perduti insieme al palazzo che li ospitava nel grande terremoto del 1908 che distrusse Reggio e Messina. Della ricca collezione resta solo uno splendido cratere a campana a figure rosse, databile IV secolo a.C., custodito al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria ed esposto in questa occasione per la prima volta.
Sotto lo sguardo dei magnifici Bronzi di Riace, i visitatori del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria sono ospitati in suggestivi percorsi espositivi delle “mostre d’accoglienza”, che presentano reperti della collezione museale in contesti tematici sempre nuovi e affascinanti.