Investire in cultura significa credere nella crescita economico-sociale del Paese e aiutarla attraverso un’azione comune di risorse pubbliche e private. Le erogazioni liberali effettuate da aziende, imprese, persone fisiche ed enti non commerciali, come contributo alla protezione, manutenzione e valorizzazione del patrimonio culturale e alla promozione della cultura, sono una risorsa di sviluppo della nazione e del territorio locale.
Le erogazioni liberali sono donazioni a favore del settore pubblico o del privato no profit che possono, a seconda della tipologia del soggetto erogatore, costituire oneri fiscalmente deducibili dal reddito (imprese) o detraibili dall’imposta sul reddito (persone fisiche e enti non commerciali). Quelle che non rientrano nell’Art Bonus (beneficio fiscale costituito dal credito d’imposta del 65% della somma donata per interventi di restauro, manutenzione di beni pubblici, sostegno agli istituti pubblici della cultura, fondazioni lirico-sinfoniche ed enti pubblici dello spettacolo, previsto nel D. L. n. 83/2014 convertito in L. n. 106/2014) sono deducibili nel limite del 10% fino a 70.000 euro o beneficiano di una detrazione d’imposta del 19% sul lordo degli importi liberali.
Il sostegno alla cultura, agli istituti pubblici e alle attività culturali, può avvenire anche attraverso sponsorizzazioni in denaro, beni e servizi, per la progettazione o l’attuazione di iniziative di tutela del patrimonio culturale o di valorizzazione.
Riferimenti normativi:
- D. Lgs. n. 42/2004
- DPR. n. 1409/1963
- D.L. n. 101/2011
- D. Lgs. n. 50/2016